Un’opportunità e una sfida per ogni titolare di attività (non solo fitness).
Come organizzarli al meglio?
Siamo a inizio stagione e, scorrendo un social, trovo una sponsorizzata interessante: un centro fitness vicino a casa mi propone una giornata “open day” durante la quale posso provare gratuitamente tutte le loro attività.
La prima cosa che mi colpisce è la possibilità di fare delle lezioni senza pagare nulla… tutte quelle che voglio. Clicco allora senza esitare sul link che mi porta alle istruzioni. “Magari ci porto pure un amico e faccio bella figura”, penso, è come se gli facessi un regalo.
Fantastico, ci sono diverse attività: yoga, pilates, indoor cycling, dimagrimento, Zumba e anche tante altre di cui non ho mai neppure sentito il nome: roba tipo gag, trx, body pump… meglio, così poi potrò dire che quella cosa lì io l’ho fatta.
Forse già da anni pratico una di queste attività ma l’idea di farla senza pagare mi stuzzica, così voglio partecipare a tutte quelle che posso. O forse non ho mai fatto nessuna di queste attività e a maggior ragione vado a provarle tutte.
Il giorno fatidico, al centro fitness arriva la massa che prova tutto, ma la maggior parte dei “potenziali clienti”non tornerà più.
Quanti amministratori di un centro fitness hanno già visto almeno una volta questo film?
Quali sono i possibili intoppi/errori di questa promozione?
Vediamone qualcuno assieme:
- Tutto gratis = non sto dando la percezione di un vero valore alle mie attività.
- Posso provare tutto = una vale l’altra; il cliente non è realmente focalizzato su quella che si presta di più ai suoi bisogni/interessi e non si informa su una in particolare prima di provarla.
- Avendo a disposizione solo gli indirizzi email (se sono stati raccolti) l’unico strumento a mia disposizione per ricontattare i possibili clienti, sarà un mailing, i cui risultati, oggi, sfiorano lo zero.
- Se, come amministratore del centro, ho già fatto questa esperienza, il giorno dell’Open Day potrei essere infastidito dalla chiara percezione di NON possibili clienti che vengono solo per sfruttare l’occasione, col rischio di non prestare la dovuta attenzione a chi invece la meriterebbe.
Un suggerimento per gestire in modo diverso il fitness Open Day.
- Vuoi provare una o due (al massino) delle nostre attività?
- Lasciaci il nominativo e l’indirizzo mail e ti iscriveremo gratuitamente nella la nostra app di prenotazione corsi*. Contestualmente all’iscrizione caricheremo x crediti sul tuo profilo, che corrispondono a x euro coi quali potrai iscriverti a una o due lezioni a tua scelta.
*Importante ricordare che nel caso di BookyWay, non è un aggregatore, questo significa che rispetto ad altre app il cliente appena entrato non vede TUTTI i centri geolocalizzati più vicino a lui con relative offerte, ecc ma vedrà solo il nostro centro.
Cosa cambia rispetto alla modalità precedente?
Fondamentalmente cerchiamo di trasformare dei lead (persone che hanno dimostrato un’iniziale interesse nelle nostre attività) in clienti veri e propri attraverso queste operazioni:
- Le lezioni non sono gratis ma hanno un valore che anche il cliente riconoscerà. Potrà provarle perché gli sto regalando dei soldi per iscriversi. Ci sarà perciò la gratificazione di avere in cambio dell’iscrizione dei crediti caricati sul suo nuovo profilo che potrà utilizzare come vuole.
- Costringo il possibile cliente a provare l’App del mio centro sportivo: deve per forza iscriversi dall’App (iniziando a prendere confidenza con lo strumento), e di conseguenza vedrà anche tutti i miei corsi con le relative informazioni, prezzi, offerte, ecc.
- Il cliente rimarrà concentrato solo sulle attività che realmente gli interessano.
- Una volta che l’app è installata, se dopo l’Open Day il cliente sarà interessato, potrà proseguire la sua esperienza sull’app in perfetta autonomia, acquistando e prenotando le attività (o pacchetti di attività) che più gli piacciono.
- Anche se non inizierà da subito a frequentare il centro, riceverà comunque (se non disinstalla l’app) le notifiche Push che invierò in futuro sulle mie nuove attività o promozioni. Immaginiamo il caso di una push che avvisa un potenziale cliente (che al tempo non aveva trovato interessante l’Open Day), di una nuova attività che attirerà invece il suo interesse.
- Se al momento della compilazione del form ho recuperato anche il suo numero di telefono (dovrebbe essere un campo non obbligatorio), grazie allo strumento di condivisione di BookyWay, potrò condividere in futuro le informazioni di nuovi corsi attraverso le liste broadcast di WhatsApp, strumento che ha oggi una percentuale di coinvolgimento decisamente maggiore rispetto ad un mailing e superiore anche a una push… argomento che approfondirò in un prossimo post…
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